Monte Calvo come in un sogno
La montagna si velava di nubi, che ad entrarci era come in
un sogno. La strada faceva da riferimento certo tra i chiarori della nebbia,
così come
la valletta sottostante la cima, ammantata di neve sul limite del suo
crinale. Tra velature e suggestioni di nuvole, terra e cielo si toccavano,
mentre il vento animava le trasparenze coprendo e schiarendo visuali. I fiori
dei crochi si stringevano nei petali orlati di brina, uniche piccole
presenze
di quel percorso solitario. Tra quei chiarori la croce appariva in maniera
intima e inattesa, prima delle mie aspettative, avevo perso
la cognizione del
tempo e della fatica, poiché mentre camminavo sulla montagna in realtà mi
addentravo in me stessa. Scendevo per lo stesso
itinerario, riacquistando le visuali
lontane con la sensazione di essermi da poco svegliata da un sogno.
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