Anello da Filetto a Camarda per la Cascata dello Schizzataro e le cime di Monte Rofano
Tra
erbe e toppi di muschi scorreva l’acqua della Cascata dello Schizzataro, precipitava
all’interno di un piccolo bacino
artificiale, favorendo solitamente all’inverno
la costruzione delle forme di ghiaccio. Adesso però era primavera, e con ogni
forma di vita votata al risveglio e al movimento. Un ripido sentiero ne
risaliva affianco per poi ammorbidirsi subito alla
volta della montagna,
custode di grotte e ricoveri pastorali, le
rótti de sàndi risàndi ovvero le grotte di San Crisante, in
riferimento alla
vicina chiesa dei Santi Crisante e Daria. Vi ero stata altre volte, e di nuovo
ne ammiravo le fattezze semplici e
rigorose, custodi di una storia antica, con
intorno la suggestione solitaria della montagna. Al di sopra dei boschi
iniziavano ad intervallarsi cespugli e radure fino alle sommità di Monte
Rofano, affacciato sulla bellezza dei Piani di Fugno e
con un magnifico punto
di vista rivolto alla mole maestosa del Gran Sasso e a parte dei suoi
contrafforti meridionali. Il
percorso seguito ha preso spunto da qui.
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