Due giorni sulla Costa dei Trabocchi, la Riserva di Don Venanzio e Punta Aderci
Due giorni stupendi immersi nella bellezza, tra fioriture
precoci e il rumore del mare. Il primo giorno ripercorrevamo verso Nord tutta
la
Costa dei Trabocchi, dalla Foce del Sinello fino alla fine della pista
ciclabile di Ortona. Diversi tratti chiusi obbligavano a deviazioni,
tuttavia la grandissima bellezza di quel contesto compensava ampiamente le aspettative al
pensiero che in futuro ci sarà finalmente
una bellissima pista ciclabile sulla
costa d’Abruzzo. I trabocchi a ridosso del mare raccontavano il legame antico
dell’uomo con
quell’elemento primordiale, così sconfinato e magnifico, oblio di
sogni e pensieri, disperso a vista d’occhio sotto il volo dei gabbiani che
lasciavano pervenire i loro versi tra il rumore delle onde. Le fioriture, così
inoltrate rispetto alle nostre, esplodevano in colori accesi attorniati
dal
verde intenso della giovinezza delle foglie, tutta quella bellezza giungeva a
noi e sapevamo apprezzarla. Il secondo giorno ci
addentravamo nella Riserva
Naturale del Bosco di Don Venanzio e poi verso Sud, nel centro storico della
bellissima Vasto, compiendo un
anello di ritorno al cospetto del faro di Punta
Penna e della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci. Su quel trampolino
erboso si
ammirava un infinito azzurro fatto di cielo e di acque turchesi, il
mare e il vento si accostavano naturalmente all’anima seminando la speranza
di
una quiete liberamente ritrovata.
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