Trovavamo sollievo dal caldo di luglio immergendoci nella
bellezza delle sorgenti del Vera, nelle sue acque fredde e limpidissime,il cui
scorrere lento era sempre una visione rilassante. Una fitta rete di rivoli nutriva il fiume,
tra i ruderi di antiche cartiere, valchieree una rameria, un mulino e un
pastifico, tutti ricoperti di edere e di passato, di memorie lontane raccontate
dall’acqua. Soltanto unedificio era stato ripulito dalla vegetazione,
probabilmente a favore di una ristrutturazione poi interrotta, ma dove rovi ed
ederefacevano nuovamente il loro ingresso lasciando alla natura la ripresa dei
suoi spazi.
Nessun commento:
Posta un commento