Traversata di Monte Le Quartora dai pressi di Casamaina ai pressi di Roio Piano
Compivamo una bellissima traversata di Monte Le Quartora,
partendo dal territorio di Casamaina per raggiungere quello di Roio Piano.
Una
comoda carrareccia saliva inizialmente nel bosco per poi aprirsi alla bellezza
dei panorami, quella strada era probabilmente una
via di transito che dava
accesso alle miniere di bauxite. Superato il valico, la zona di Terra Rossa
lasciava affiorare il colore che le
dava il nome, purtroppo non c’era la neve a
riverberare il candore sui pendii, il bianco giaceva soltanto a chiazze e nelle
zone d’ombra, e
tra i ruderi dell’antico monastero di Santo Iaco. Un sentiero a
malapena percettibile si immetteva nella carrareccia che
passante per Pesco Croce raggiungeva il Passo di Vallefredda, dove un vecchio fontanile dismesso faceva
da crocevia. La bellezza
della Piana di Campoli si raccoglieva protetta dai
rilievi intorno, le casette Michetti, ormai completamente dirute, rievocavano
la presenza dei suoi ultimi abitanti, famoso era il ricordo del pastore
Vittorio che fino agli anni Sessanta le aveva mantenute
funzionali soggiornando
negli stazzi. La luce bassa del pomeriggio iniziava ad inondare piano la valle,
mentre i buoi e i cavalli
ci guardavano incuriositi e allo stesso tempo disinteressati.
Gli ultimi avvallamenti della Costa Grande fino a Capo Ripa, con i suoi
maceroni disseminati e l’erba rasa e stinta, ampliavano ulteriormente il fascino di quei luoghi così similmente lunari e solitari.
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