Monte Turchio da Passo del Diavolo
Da Passo del Diavolo di Gioia Vecchia una comoda strada per
la Valle Cicerana raggiungeva un rifugio gestito che accoglieva i viandanti.
Seguivamo il sentiero parzialmente segnato per la cima di Monte Turchio, inoltrandoci
nella vibrazione del rosso dei caldi toni
d'autunno. Oltre il bosco si
scoprivano i panorami sulle altre montagne, su vasti pianori e fitti boschi di
faggi, come la Selva Moricento, una
delle cinque faggete vetuste del Parco
Nazionale d’Abruzzo, patrimonio dell’Unesco. Un vecchio rudere all’inizio della
valle manteneva il suo
basamento interrato, a testimonianza di un passato, nemmeno
troppo lontano, in cui l’uomo era più presente a vivere in questi ambienti. La
cima
ci donava la bellezza dei paesaggi, l’affaccio sulla conca del Fucino velato da
delicate trasparenze di nebbie sottili rasserenava l’anima,
così come il più marcato
contrasto dei colori delle altre montagne intorno, dal rosso brunito dei faggi,
al verde dei pini, al dorato dell’erba.
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