Vicus Aquae Cutiliae, le magnifiche Terme di Tito e di Vespasiano tra Caporio e Paterno
L’antica Cotilia fu un luogo sacro molto importante, fondata
dai discendenti del Dio Saturno, il popolo dei Pelasgi, venne
conquistata prima
dai Sabini e poi dai Romani, che lasciarono magnifiche testimonianze storiche
ancora visibili tra Caporio
e Paterno. Il Lago di Paterno, Lacus Cutiliae, Italiae
umbilicus, era uno dei centri più importanti della Sabina arcaica, si
narrava ospitasse un’isola galleggiante, probabilmente composta di torba e
calcare, su cui era situato un santuario dedicato alla Dea
Vacuna, protettrice
delle sorgenti, culto primitivo legato alla madre terra e alla fertilità, dove la
leggenda narrava di una sacerdotessa
trasformata in serpente svolgere la
funzione di oracolo. L’abbondanza delle sorgenti di acque acidule, solforose e
ferrate, situate nei pressi
di questa località, venne sfruttata da due
importanti imperatori romani della famiglia dei Flavi, rispettivamente padre e
figlio,
Vespasiano e Tito, il primo maggiormente noto per la costruzione del
Colosseo, ed il secondo per la distruzione di Gerusalemme. Nati
e morti in questi luoghi lasciavano ai nostri giorni i resti delle loro costruzioni
abitative e termali. Il complesso archeologico della
Villa di Tito sorgeva a
ridosso del Lago di Paterno e godeva di un magnifico panorama sulla Valle del
Velino, l’origine della sua
vera natura era incerta, probabilmente una
villa con annesso centro termale di grande suggestione paesaggistica. Le magnifiche
murature di quel grandioso manufatto si ergevano possenti sulle coltivazioni di
ulivi, la memoria di un passato così importante
raccontava la sua bellezza. Poco distante, a meno di tre chilometri in linea d’aria vi erano le antiche
Terme di Vespasiano, mi colpiva
la natatio,
una grandiosa piscina di 60 metri per 24 scavata direttamente nel banco
roccioso, le varie nicchie e gli ambienti
coperti a volta, i corridoi per gli spazi retrostanti ancora celati nella terra. Ulteriori informazioni su questo
sito sono reperibili
in questo link. (Le prime sette immagini sono riferite alle Terme di Tito, le restanti a quelle di Vespasiano).
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