Campo Pericoli, tra Monte Aquila e il Rifugio Garibaldi
Il Gran Sasso copriva e scopriva le sue sommità con giochi
di nuvole e vento, mentre nel basso di Campo Pericoli i dolci declivi si
velavano a
malapena di aria umida. Gli avvallamenti più profondi custodivano
ancora i residui dell’ultima sporadica nevicata prima della stabilità
dell’inverno,
punti bianchi come perle sul manto prezioso della conca dorata. Seguivamo i
sentieri più semplici nel cuore del Gran Sasso,
raggiungendo prima Monte Aquila
con i suoi affacci panoramici e poi il Rifugio Garibaldi. La bellezza delle
prospettive era nel gioco delle
nuvole che svelavano profili rocciosi e lontananze,
mentre il vento danzava confondendo i nostri silenzi.
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