Notturna a Monte Calvo
Sotto la foschia dei venti caldi si alleggerivano
visibilmente lo spazio e le lontananze, le ombre della sera si perdevano nelle
sfumature
dell’indaco, forme e colori si mescolavano in un’unica dimensione. I
cavalli al pascolo si raggruppavano per affrontare insieme la notte,
mentre il
vento spazzava su tutte le superfici scoperte. Il cielo notturno teneva
nascoste le sue stelle dando risalto ai lumi dei paesi sottostanti,
che con
l’avanzare del buio prendevano sempre più forza. Dalla cima della montagna contemplavamo
la notte, l’oscurità ci privava dei
riferimenti calandoci in una dimensione
unica da attraversare disarmati, ma comunque accolti, a confine della cava
fonda del cielo.
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