Tramonto sul Lago di Bomba
Sotto la linea di tracimazione dell’acqua pareva che tutto
si fosse fermato in uno strano limbo, il limaccio aveva imbiancato ogni foglia,
ogni ramo, ogni roccia, colorando orizzonti di distinte realtà, una dei toni degli
albori della primavera, l’altra del silenzio monocromatico di
fondali riemersi.
Piccole penisole riemerse prendevano slancio nel Lago di Bomba, dove il volo
raso di aironi cinerini ed altri uccelli accarezzava
il pelo d’acqua. Tra
pendii di argille scagliose e blocchi calcarei, il Fiume Sangro trovava la sua
pausa su questo enorme bacino artificiale.
La quiete prendeva i colori del
tramonto, si diffondeva nell’anticamera della notte, e contemplava i primi
bagliori delle stelle.
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