Anello di Monte Campitello per il Ferroio di Scanno e il Rifugio di Campo Rotondo
I boschi d’autunno lasciavano filtrare tra i rami una luce
calda, con toni d’oro e di arancio che parevano vibrare ad ogni spostamento di
foglia.
In lontananza il bramito dei cervi richiamava la stagione degli amori,
tutto si inondava di quiete, mentre un sole basso estendeva le lunghe
ombre del
pomeriggio verso sera. Negli stazzi tenevano dimora i pastori, alcuni con
greggi raccolte nei recinti e altri col pascolo ai
monti. Soltanto il Rifugio
di Campo Rotondo era incustodito, nonostante la straordinaria bellezza della
sua posizione. Percorrevamo
il sentiero lungo un saliscendi di avvallamenti e di
montagne nude, gli aceri si distinguevano nettissimi isolati o tra i boschi,
forti del loro
colore acceso. La Natura si predisponeva al riposo delle
stagioni, alla calma, al silenzio, alla distensione pacata e tranquilla della
quiete
dell’anima.
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