
Fonte Grotte dava accesso ai meandri di Monte Camicia, alle
sue vaschette concrezionate colme di acqua gelida, sempre più inevitabili

nella
progressione in strettoia. Fuori il caldo battente di fine luglio, dentro il
freddo perenne del cuore della montagna. Scoprivo

all’ingresso altri fossili di
farfalle in fase di concrezionamento, si legavano per sempre alla roccia che le
aveva accolte, in un abbraccio

infinito di materia differente, ma che presto
sarebbe divenuta unica.
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