Monte La Queglia e il Santuario italico-romano del Pizzo della Croce. Da Corvara a Pescosansonesco
L’antica
mulattiera di Corvara si perdeva tra i rovi e i residui di neve, la via per la
montagna scopriva mano a mano la geometria di prati
coltivati, mentre un cielo
nuvoloso disordinava ogni rigore. Attraverso un ripido canalino raggiungevamo la
cima di Monte La Queglia, dove lo
sguardo raggiungeva il mare scivolando sui morbidi
pendii delle colline sottostanti. Davanti a noi la Majella innevata teneva fede
all’inverno, la
tanta neve accumulata si era sciolta altrove a causa dei venti
caldi, ma lì permaneva ancora. Il filo di cresta della montagna scendeva e
saliva sul
Pizzo della Croce, trovando in un suo avvallamento un’importante
area sacra: nei pressi del Laghetto del Morrone vi erano i resti di un antico
Santuario
dove i Popoli Italici avevano prestato giuramento contro Roma. Lì dove erano
stati rinvenuti un migliaio di oggetti votivi in
terracotta, frammenti di
epigrafe e una statua di Giove, vi erano soltanto i rovi ad avvolgere i
basamenti degli antichi templi.
Grazie a Vincenza Bizzoni, Accompagnatore di Media Montagna, e a Guido Palmerini, archeologo, per averci indicato ed illustrato questo interessante percorso.
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