Verso Sud nelle terre sacre del Salento
Verso Sud il cielo
si perdeva in un azzurro infinito, lo seguiva il mare delimitato solo da
scogliere a picco frastagliate e selvagge. Mi
piacevano i fiori di cactus,
sorpresi all’inizio dell’infiorescenza, fatti di petali gialli e sgualciti,
protetti da spine. Anche le aloe erano in fiore,
impreziosendo di delicata bellezza
la macchia mediterranea. La quiete correva sui pendii assolati fino ad
incontrare il mare, dove
sprofondava nell’immaginazione di altri mondi. La Grotta
Zinzulusa viveva del suono della risacca, il suo androne, animato da una danza
di rondini, accoglieva ormeggiata qualche piccola barca. Il sole ardeva sulle
pietre sacre del Salento, i dolmen cantavano un silenzio di
millenni, mentre a
Galatina una musica figurata animava d’immaginazione la piccola Cappella di San
Paolo.
Nessun commento:
Posta un commento