Il primo pozzo non si
scorda mai. La notte di San Lorenzo nascondeva le stelle ma manteneva
appesi ancora tutti i sogni. Quella cassa di risonanza conteneva paura, vuoto e
bellezza, mentre sul fondo le acque cristalline del Laghetto di De Marchi dialogavano
tra loro nel gioco di cerchi concentrici. Ne assaggiavamo il sapore, come al
cospetto di una fonte battesimale. Una volta usciti fuori, il buio della grotta
si estendeva nella notte, i grilli cantavano nell’aria pulita dal temporale, che
teneva lontani i suoi ultimi fulgori.
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