I caldi colori d’autunno tingevano la Valle Jovana, custode di antiche masserie dalle memorie lontane, dove il tempo pareva scorrere più
lentamente o addirittura fermarsi. Il calore tiepido del sole scaldava la terra
dorata dei pendii sommitali, tra prati rasi di velluto distesi sulla
Serra
Sparvera. Il cielo limpido amplificava la sua bellezza riflettendosi nel Lago
di Scanno, scendevamo con gli occhi rivolti a quel pezzo di
cielo in terra,
così raccolto e unico come una gemma tra montagne preziose. Un lungo sentiero
scendeva il Malpasso fino al fondovalle,
tra il pascolo delle greggi protette
dai cani pastore e l’inondarsi di ombre generate da luce rasa. Giungeva la sera
che lasciava attutire i
rumori, stingendo i colori con spettri d’azzurro.